CHI SONO
GIAMPIERO MARUGGI candidato per
BASILICATA CASA COMUNE
Sono nato a Potenza nel 1957 nel rione Santa Maria, mio padre un apprezzato maestro di scuola, mia madre casalinga.
Dopo la maturità intrapresi il corso di laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Padova. Dopo circa un anno di intensa vita accademica decisi di partecipare ad un concorso bandito dalla Cassa di Risparmio di Calabria e di Lucania. Lo vinsi e mi trovai quindi, a 19 anni appena compiuti, nella condizione di dover scegliere tra il proseguire gli studi giuridici che mi appassionavano o intraprendere una inattesa carriera bancaria.
Scelsi la seconda opzione: mi piaceva l’idea di non gravare sul bilancio familiare dei miei e quindi di entrare subito nel mondo del lavoro.
L’impatto (era il 1976) fu duro; tante cose da imparare in fretta per un ragazzo che aveva appena lasciato i banchi di scuola.
In quel frangente promisi a me stesso che non avrei abbandonato gli studi universitari e così fu: da studente lavoratore avrei conseguito la laurea nel 1982.
La mia carriera in banca è partita dal basso, com’è giusto che sia: cassiere prima a Senise, poi a Potenza. Poi, dopo circa tre anni di sportello, la svolta: venni assegnato al centro imprese. Da lì ho cominciato la mia lunga e fortunata relazione col tessuto imprenditoriale lucano, fatto soprattutto di piccole e piccolissime aziende, un mondo di impegno e sacrificio non sempre conosciuto e valorizzato.
Nel 1982, dopo 6 anni di lavoro presso la Cassa di Risparmio, la seconda svolta della mia vita: stava nascendo in Basilicata una nuova banca specializzata nel finanziamento alle imprese, il Mediocredito. Vista l’esperienza che nel frattempo avevo maturato, mi fu offerta la possibilità di partecipare alla partenza di questo nuovo Istituto e accettai con entusiasmo: le sfide mi hanno sempre attratto.
Cominciò così una nuova pagina professionale entusiasmante, avviata nel 1982 e terminata nel 1996.
Il Mediocredito mi ha dato la possibilità di crescere professionalmente e di approfondire la conoscenza e il dialogo con il tessuto imprenditoriale lucano. A soli 25 anni ero funzionario di massimo livello, il più giovane in Italia.
Nel 1996 il settore bancario era nel pieno di una trasformazione epocale: stava venendo meno il criterio di specializzazione voluto dalla vecchia legge bancaria e quindi gli istituti come il Mediocredito si avviavano ad essere inglobati nei grandi gruppi bancari che andavano formandosi.
Fu in questo contesto che decisi un altro passo importante della mia vita professionale: gestire una banca commerciale.
Entrai nel Gruppo BPER per occuparmi di una loro controllata, la Banca Popolare del Materano, della quale divenni Direttore generale nel giro di un anno. Era 1998, avevo da poco superato la soglia dei 40 anni e si apriva un’altra stagione di impegno.
Dal 1997 al 2010 la mia esperienza è stata caratterizzata dall’impetuosa crescita della BPM, che in questi anni si è radicata come banca armonicamente presente su tutto il territorio lucano, realizzando anche una progressiva espansione nei territori pugliesi.
La razionalizzazione del gruppo BPER portò nel 2008 alla nascita della Banca popolare del Mezzogiorno, nata dalla fusione tra BPM e popolare di Crotone. Nacque così una banca forte di oltre 100 sportelli, presente in tutta l’Italia meridionale. Venni confermato quale direttore generale alla guida di questa nuova realtà.
Nel 2010, in considerazione di nuove razionalizzazioni interne al gruppo BPER che erano all’orizzonte, decisi ancora una volta che era tempo di vivere nuove esperienze professionali e manageriali.
Dopo un periodo dedicato alla libera professione, l’occasione mi fu data dalla nomina a DG dell’Azienda Sanitaria del Materano.
Era l’inizio del 2012, l’Italia provava a sperimentare nuove regole di spending review e anche la sanità lucana aveva bisogno di una importante iniezione di managerialità.
L’esperienza all’ASM e quella alla guida del San Carlo di Potenza (2012-2014) sono state per me fondamentali: ho declinato la mia esperienza manageriale nella gestione di un settore essenziale per la vita di tutti i cittadini e ho capito che un sistema sanitario con i conti in ordine è in grado di migliorare sensibilmente l’offerta di salute.
Sono stati 3 anni di duro lavoro, ma anche di risultati e di traguardi raggiunti.
Dopo l’esperienza nella sanità pubblica sono tornato nel mondo della finanza e delle imprese, con incarichi in due banche locali, ma soprattutto con l’incarico di Amministratore Unico di Sviluppo Basilicata (società totalmente partecipata della Regione Basilicata), che per due anni mi ha portato nuovamente a confrontarmi con le nostre imprese lucane.
Oggi sento il dovere di mettere a disposizione della Terra dove sono nato e vissuto il mio bagaglio di esperienza, in una congiuntura nella quale la nostra regione ha bisogno urgente di una nuova visione per il futuro, di una ripartenza dopo anni di pessimi risultati, di una sana dose di professionalità e voglia di fare, per modificare in meglio l’esistente.
Si può fare, spero di avere l’occasione di dare il mio contributo in questo progetto di rinascita, con disciplina e onore come ho sempre fatto.